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Al Centro giovanile Ca' Vaina (viale Saffi 50-b - Imola) è attivo uno "spazio di ascolto" rivolto ai giovani dai 15 ai 35 anni residenti nei Comuni del Nuovo Circondario imolese. Il servizio è stato avviato nell'anno 2022 su iniziativa del Nuovo Circondario Imolese e dei suoi 10 Comuni, in coerenza con i bisogni specifici emersi dalla popolazione giovanile. È finanziato con fondi provenienti dalla Regione Emilia-Romagna nell'ambito dei progetti di promozione della partecipazione attiva, dello sviluppo individuale e del benessere dei giovani.
Si tratta di uno spazio di dialogo, supporto e confronto con uno psicologo per prendersi cura di sé e capire come affrontare fragilità psicologiche, affettive e sociali.
Lo sportello è aperto ogni martedì e giovedì in due fasce orarie: dalle 16.00 alle 17.00 e dalle 17.30 alle 18.30.
È possibile prenotare un colloquio attraverso una delle seguenti modalità: chiamando il Centro (tel. 0542.627800), scrivendo a spaziodascolto@officinaimmaginata.it, oppure direttamente dal sito www.cavaina.it.
A chi fosse interessato al colloquio ma impossibilitato a recarsi di persona sul posto, viene data la possibilità di effettuare l'incontro on line, attraverso la piattaforma Meet.
“Sentirsi parte di una comunità. Negli ultimi anni si è parlato molto di bonus-psicologico e di prevenzione del disagio psichico, con riferimento in particolare ai giovani – commenta Giacomo Gambi, Assessore alla Cultura, Politiche giovanili e Legalità del Comune di Imola -. Purtroppo in Italia secondo l'istituto Piepoli, oltre una persona su quattro che aveva intenzione di iniziare un percorso psicoterapeutico ha rinunciato per motivi economici, mentre in molti per motivi economici lo hanno interrotto in corso d'opera. Per questo motivo, come Comuni del Circondario abbiamo deciso di attivare a Ca' Vaina, spazio giovanile circondariale, un servizio di consulenza e sostegno psicologico gratuito riservato ai giovani under 35. La Regione ha ammesso questa nostra richiesta ad un finanziamento rivolto alle politiche giovanili. Anche solo una chiacchierata conoscitiva o un confronto informale, che sembra poco ma poco non è, può aiutare i nostri e le nostre giovani ad ascoltarsi, a comprendersi e ad orientarsi fra i numerosi servizi pubblici a loro rivolti. Insomma, a sentirsi parte di una comunità che non lascia da solo nessuno”.
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Ultimo aggiornamento: 19-03-2024, 09:19